Il maso
Il ritorno al futuro
La storia dell'idilliaco maso inizia con Ulrich Lafogl zu Lafogl che lo ha costruito nel 300, dandogli il proprio nome. Dal 1917 il maso Lafogl, situato a Sant'Osvaldo vicino a Castelrotto, appartiene alla famiglia Rier.
Le fondamenta sono rimaste le stesse di 700 anni fa e in generale al maso Lafogl la tradizione riveste un ruolo importante. Allo stesso tempo, la sua gestione, proprio come la natura, è cambiata col tempo. Oggi, infatti, è già la quarta generazione a gestire il maso.
Philipp Rier gestisce il maso con la compagna Tabea, il figlio Ilay e la madre Regina. Suo padre Karl gli ha trasmesso tutto il know-how necessario per la vita quotidiana. Quest'ultimo, a sua volta, ha imparato tutto da suo padre e dato che per sopravvivere l'agricoltura è sottoposta a continui cambiamenti, il maso nel corso delle generazioni è passato dalla produzione casearia alla coltivazione delle mele fino a diventare un luogo di biodiversità.
Oggi al maso Lafogl si coltiva un vigneto, un orto variegato e cereali come frumento, avena e grano saraceno.
La vita al maso
Il maso Lafogl fa parte del marchio Gallo Rosso
e rappresenta una vera e autentica vacanza in agriturismo. Se decidete di trascorrere la vostra vacanza qui, per ringraziarvi la famiglia Rier vi mostrerà la sua vita quotidiana. Questo, ovviamente, include anche l'assaggio tutto ciò che viene dai suoi terreni.
L'alta cultura del vino
La viticoltura riveste un ruolo particolarmente importante nel maso. A 700 metri sul livello del mare, ogni giorno Philipp si occupa del vigneto, in cui insieme al padre, ha piantato Pinot Bianco, Müller Thurgau e Pinot Nero. Baciate dal sole, le viti si affacciano sulla rocciosa Valle Isarco da un pendio esposto a sud.
Infatti, nei propri vini l'enologo cerca di imbottigliare questo ambiente speciale, che con i suoi terreni sabbiosi di roccia primitiva e ghiaia produce vini unici e ricchi di minerali. Grazie alla parentela e grazie all'amicizia con il cantiniere della Cantina Girlan, anche l'affinamento delle uve rimane in famiglia.
Il cerchio che si chiude
Al maso Lafogl la vita e la sopravvivenza in sintonia con la natura sono la base di ogni cosa. Questo approccio a 360° si rispecchia anche nella gestione delle sue risorse. Infatti, grazie agli impianti solari e fotovoltaici la famiglia Rier non solo riesce a ricoprire il proprio fabbisogno energetico per l’acqua calda e la corrente elettrica, ma anche a garantire un vero e proprio soggiorno sostenibile. Inoltre, per riuscire a minimizzare il proprio impatto sull’ambiente la famiglia consiglia di lasciare a casa la macchina.
Il maso Lafogl è facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. L’autobus si ferma direttamente davanti all’edificio ed è perfettamente collegato con la rete stradale.
Quindi, grazie agli osti e agli ospiti del maso Lafogl sono possibili cicli chiusi, tragitti corti e un futuro migliore.